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Intervista ad ex studente dell’Ipsia A. Pacinotti che ha scelto un ITS sulle energie rinnovabili

Un ex-studente dell'Ipsia A. Pacinotti parla della propria esperienza come corsista presso un ITS dove svolge gli studi sulle energie rinnovabili.

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da Piri02000g-aut

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Negli ultimi anni, il settore delle energie rinnovabili ha guadagnato sempre più importanza nel panorama globale, rappresentando una soluzione cruciale per affrontare le sfide legate al cambiamento climatico e alla necessità di ridurre le emissioni di gas serra. In questo contesto, diventa fondamentale comprendere le motivazioni e le esperienze di coloro che scelgono di dedicarsi a questa promettente area di studio e lavoro.

In questa intervista, ci avviciniamo a un ex studente dell’Ipsia A.  Pacinotti BENEDETTI GIAN MARCO, diplomatosi nel 2023, che ha intrapreso un percorso formativo nell’ambito delle energie rinnovabili presso l’ Istituto Tecnico Superiore (ITS) Energia e Ambiente di Arezzo. Attraverso il suo racconto, esploreremo le ragioni che lo hanno spinto a intraprendere questa strada, le sfide incontrate lungo il percorso e le sue prospettive per il futuro in un settore in continua evoluzione.

 

D:  Cosa l’ha spinta a scegliere di proseguire il percorso di studi dopo il diploma di Istituto Professionale ?

R: La voglia di qualificarmi professionalmente, che non si può fare senza continuare ad imparare, e quindi a studiare. Inizialmente ho provato a seguire i corsi universitari di ingegneria ma mi son accorto che avrei dovuto acquisire molte più competenze teoriche. Ammesso che fosse stato possibile, mi sono reso conto che non era quello che volevo.

D: Perché, cosa aveva in mente ?

R: Un percorso che mi permettesse di innalzare il mio livello di competenze da spendere sul mercato del lavoro, che facesse di me un tecnico qualificato, ma che al tempo stesso mi permettesse di concentrarmi subito sul campo che desideravo diventasse il mio settore dove impegnarmi e lavorare.

D: Leggo sul piano di studi dell’ITS Energia ed Ambiente che il primo anno ci sono discipline come Fisica matematica per l’energia e l’ambiente oppure come Elettrotecnica, Azionamenti e Controlli

R: Si, l’impegno non è stato trascurabile perché, a causa dell’iscrizione ad ingegneria,  mi sono iscritto in ritardo all’ITS ed ho dovuto recuperare alcuni esami entro i tempi, ma ce l’ho fatta.

D: Perché l’ITS Energia e Ambiente?

R: Mi piace occuparmi di sistemi energetici  in ambito industriale più che  civile e penso che per l’industria si stanno preparando dei cambiamenti incredibili da questo punto di vista.

D: Perché consiglierebbe un ITS ad uno studente neo-diplomato ?

R: Perché unisce studio e pratica, teoria e tirocinio, perché vengono a tenere i corsi ingegneri che hanno grande esperienza di lavoro dentro alle aziende.  Inoltre i corsi durano 2 anni

ed al termine di questi si realizza uno stage di 6 mesi con opportunità, e questo è importantissimo, di svolgerlo anche all’estero, cosa che io personalmente intendo fare.

D: Lei segue i corsi ad Arezzo: è difficile essere studente fuori sede ?

R: Sicuramente richiede sforzo e bisogna credere in quello che stai facendo.  Quando te la devi cavare da solo impari un sacco di cose. Io tra l’altro due volte la settimana vado a lavorare per poter far fronte alle spese di vivere fuori sede.

D: Che cosa si porta dietro dell’esperienza dell’ Ipsia A. Pacinotti ?

R: Sicuramente tutto quello che ho imparato nei laboratori della scuola durante le ore di esercitazione. Ma mi è rimasta nel cuore anche la palestra così bella e dove ho passato davvero delle belle ore assieme ai miei compagni.

D: Qualche consiglio da dare ai nuovi studenti ?

R: Si: non fate l’errore di venire al Professionale  esclusivamente per inserirsi nel mondo del lavoro.  Questa è una scuola che ti dà molte basi ma poi devi esser tu ad interessarti e ad approfondire certi settori, solo così potrai raggiugnere il tuo obiettivo. Inoltre, non lasciarsi condizionare da compagni poco motivati, soprattutto i primi anni perché le occasioni di imparare e di  crescere professionalmente non tornano una volta perse.